Consorzio di gestione di Torre Guaceto

Consorzio di Gestione di Torre Guaceto

  Registrazione EMASIII

La registrazione EMAS

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Fin dalla sua nascita, il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto ha quale mission la conservazione e la protezione dell’ambiente e delle sue risorse, ma allo stesso tempo l’offerta di un’opportunità di sviluppo alla comunità locale. Sulla scia dell’impegno profuso in tal senso, il regolamento CE 761/01 EMAS II, come aggiornato dal Reg. CE n.1221/09, fornisce uno strumento riconosciuto per migliorare l’efficacia della gestione dell’Area Marina Protetta, per aumentare la visibilità nell’ambito del turismo sostenibile, per la conservazione del patrimonio ambientale e culturale, oltreché per la promozione dello sviluppo sostenibile. La qualità di governance della Riserva e, quindi, una verifica approfondita dell’operatività dell’ente e della sua attività di pianificazione ha consentito il conseguimento della registrazione EMAS II della stessa. Elemento che costituisce un’ulteriore garanzia del corretto operato del Parco nei confronti dell’ambiente, per uno sviluppo sostenibile del territorio. La Dichiarazione Ambientale, inoltre, permette di rendere pubblica l’informazione circa le prestazioni ambientali del soggetto gestore, consente il coinvolgimento del pubblico, e stimola la partecipazione dei dipendenti della organizzazione al costante miglioramento delle pratiche attuate con lo scopo del raggiungimento delle finalità del Parco.

L’Organizzazione ha adeguato nel 2020 il SGA rispetto alla nuova norma UNI EN ISO 14001:2015 e al Reg. UE 1221/09 come modificato dal Reg. UE 1505/17. La Dichiarazione Ambientale tiene conto delle modifiche intervenute con il REG. UE 2018/2026, che ha aggiornato gli “Indicatori chiave di prestazione ambientale” nell’All. IV del Reg. EMAS III.

La politica ambientale

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Il Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta (AMP) di Torre Guaceto istituita con D.M. Ambiente 4 dicembre 1991 consapevole dell'importanza della conservazione del nostro ambiente per le generazioni future e del primario compito di gestione dell’AMP ha implementato un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) in ottemperanza al Regolamento (CE) n. 1221/2009 (EMAS III) attraverso il quale definire Obiettivi, Traguardi ed annessi Programmi ambientali del SGA. 
Fondamentale ed inderogabile impegno del Consorzio di Gestione dell’AMP di Torre Guaceto è di:

  1. tutelare e conservare le caratteristiche naturali e paesaggistiche del territorio dell’Area, anche in funzione dell’uso sociale di tali valori;
  2. ripristinare e riqualificare le condizioni naturali dell’intero Parco, concorrendo ad eliminare le cause di inquinamento e di impatto ambientale negativo compatibilmente con le proprie responsabilità ed autorità favorendo il periodico monitoraggio ambientale dell’intero territorio protetto;
  3. promuovere ed organizzare il territorio per la fruizione a fini didattici, culturali, scientifici, ricreativi e turistici della riserva, attraverso il ripristino della funzionalità degli edifici presenti, sentieri, piste, aree di sosta, ed anche attraverso la creazione di strutture idonee non impattanti, tutte fruibili a qualsiasi soggetto, con particolare attenzione alle categorie protette, quali anziani, portatori di handicap, ecc…;
  4. promuovere ogni iniziativa necessaria o utile alla qualificazione delle attività produttive insistenti nel territorio dell’AMP, incentivando l'adozione di comportamenti ecocompatibili;
  5. promuovere un’attività di confronto con le altre Aree Marine Protette, nell’ottica dell’armonizzazione delle Politiche Ambientali.

È specifica volontà del Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta (AMP) di Torre Guaceto continuare ad operare nel massimo rispetto e salvaguardia dell’ambiente, della sicurezza e salute di tutti coloro che sono coinvolti in attività del Consorzio, anche attraverso la formazione e promovendo il miglioramento continuo. 
Il Consorzio di Gestione dell’AMP di Torre Guaceto nel riconoscere ed accettare le proprie responsabilità cui è tenuto individua, introduce, sviluppa e/o revisiona programmi tali da assicurare:

  • il rispetto delle norme e leggi vigenti in materia e l’applicazione delle procedure ambientali; 
  • un’ effettiva assunzione di responsabilità nei riguardi delle autorità.

Il Consorzio di Gestione dell’AMP di Torre Guaceto assicura che la politica ambientale sia:

  • DIFFUSA mediante l’affissione nei luoghi di pubblica fruizione dell’AMP, la pubblicazione sul web e attraverso riunioni di formazione; 
  • APPLICATA mediante audit periodici;
  • SOSTENUTA mediante la verifica dell’impegno e dei suggerimenti di coloro che sono impegnati nell’attuazione di quanto previsto;
  • RESA PUBBLICA ALL’ESTERNO informando tramite comunicazioni alle amministrazioni ed alle parti interessate.

Energia, Rifiuti ed Informazione Ambientale, la politica del Consorzio

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La gestione ambientale del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto nell’AMP, si estende al controllo degli aspetti correlati con la produzione dei rifiuti, il consumo e la produzione di energia nonché, l’informazione ambientale. L’impegno del Consorzio si concretizza nelle seguenti azioni: 

  1. rispetto delle norme vigenti ed applicabili; 
  2. la riduzione della produzione di rifiuti; 
  3. la riduzione dei consumi di energia (energia elettrica, metano, GPL) e contestuale incremento delle dell’uso delle fonti rinnovabili; 
  4. la costante attività di informazione, sensibilizzazione dei fruitori dell’AMP e lo sviluppo di rapporti trasparenti e continuativi con le organizzazioni in genere (stakeholders). 

Si precisa che la produzione di rifiuti, controllata e monitorata dal Consorzio, si riferisce a quelli derivanti dall’Area attrezzata (punto ristoro, ombrelloni, bagni) collocata a ridosso del molo di Punta Penna, mentre, i consumi di energia, invece, sono quelli derivanti dall’uso delle due sedi di Carovigno e Serranova.

Con deliberazione Consiglio di Amministrazione N°17 del 27/11/2009, il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, in un’ottica di adesione a future iniziative di responsabilità ambientale e sociale (quale il Bilancio ambientale, la Corporate Social Responsability, la certificazione SA8000, il Green Public Procurement), ha approvato un Documento Strategico delle 5R, mutuato dalle politiche per la sostenibilità dell’Unione Europea, per garantire l’autoregolazione e la trasparenza delle proprie scelte gestionali.

  1. RISPETTO DEL PAESAGGIO, nell’ottica dell’unicità del sistema naturale e antropico. Progetti di tutela e valorizzazione di habitat naturali, dei beni culturali, divulgazione delle informazioni didattico - interpretative sulla Riserva.
  2. RECUPERO di energia, tradizioni locali e antiche colture. Progetti di recupero degli scarti per la produzione energetica, progetti culturali per il recupero e la divulgazione delle tradizioni legate al mondo agricolo e della pesca.
  3. RIDUZIONE del consumo di carburanti fossili nell’ottica di prevenzione dei problemi ambientali. Utilizzo di un sistema integrato con impianto fotovoltaico, caldaia a biomasse e impianto di illuminazione per il Centro Visite della Riserva.
  4. RIUSO di oggetti e immobili in disuso nell’ottica della rifunzionalizzazione e valorizzazione dell’esistente. Progetti di riuso di strutture abbandonate e/o defunzionalizzate.
  5. RACCOLTA DIFFERENZIATA per ridurre l’impatto antropico dei consumi sulla Riserva. Progetto di alfabetizzazione alla raccolta differenziata e implementazione di un sistema di isole ecologiche per la differenziazione dei rifiuti prodotti in Riserva.

Lo scenario ambientale

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Il tratto di litorale che delimita l’Area Marina Protetta è caratterizzato da una linea di costa molto varia. In corrispondenza del lato meridionale della Torre, infatti, questa è lineare e costituita prevalentemente da una falesia argillosa. Sul lato settentrionale della Torre, invece, è caratterizzata da una piccola falesia rocciosa con contorni frastagliati che formano una serie di piccole insenature. Nel tratto successivo, continuando verso Punta Penna Grossa, la costa diventa bassa e sabbiosa. Strettamente legata all’AMP è la Riserva Naturale dello Stato che si estende per circa 1.200 ettari ed è caratterizzata da vari ecosistemi, quali la macchia mediterranea, il sistema dunale e la zona umida che conferiscono all’area un elevato valore naturalistico.

La riserva terrestre comprende anche una zona umida estesa per circa 200 ettari e riconosciuta nel 1981 quale zona d’interesse internazionale, ai sensi della Convenzione di Ramsar del 1971. E’ inoltre presente un’area archeologica che testimonia la presenza umana nell’area sin dall’età del Bronzo. Attualmente il sistema agricolo occupa il 77% della superficie totale della riserva ed è caratterizzato da un’interessante diversità colturale. L’Area Marina Protetta di Torre Guaceto è stata inserita nel protocollo “Aree specialmente protette di importanza mediterranea”.

Questo risultato è frutto della candidatura al RAC/SPA, organismo di gestione del programma “Mediterranean Action Plan”, protocollo tecnico previsto dalla Convenzione di Barcellona, strumento giuridico del Piano d’Azione alla quale aderiscono 17 Stati e organismi internazionali. Essa sancisce il dovere degli Stati di provvedere alla protezione, alla conservazione e alla gestione sostenibile delle aree di particolare valore del Mediterraneo. Questo prestigioso riconoscimento individua Torre Guaceto quale area idonea a rappresentare il patrimonio di biodiversità nel Mediterraneo e conferma l’importanza della tutela dei delicati habitat marini presenti nell’AMP. Per maggiori informazioni: http://www.rac-spa.org/

Gli indicatori ambientali

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Il Consorzio di Gestione dell’AMP in relazione alle pressioni identificate e determinati gli impatti sull’AMP ha definito obiettivi, piani di miglioramento e indicatori di gestione.

L’applicazione del modello ISEA ha comportato la definizione di un piano di monitoraggio composto da set di indicatori catalogati secondo la tipologia di oggetto della misurazione (indicatori biofisici, socio-economici e di governance) e di risposta ottenuta (descrittivi, performance e efficacia).

Ogni elemento del modello concettuale (target di biodiversità, minaccia, strategia/azione) è analizzata e monitorata, attraverso tali indicatori. In questo modo si ha la possibilità di valutare costantemente le variazioni della significatività degli aspetti ambientali. In ogni target è inoltre definito uno specifico indicatore di traguardo finalizzato a misurare il raggiungimento dello stesso.

Gli obiettivi qualificati come prioritari per il Consorzio, in relazione al livello di significatività delle pressioni identificate sono dettagliati nel Capitolo 5 - Obiettivi e programmi ambientali della Dichiarazione Ambientale 2020.

Vista la particolare natura dell’organizzazione registrata e considerate le modifiche intervenute con il REG. UE 2018/2026, che ha aggiornato gli “Indicatori chiave di prestazione ambientale” nell’All. IV del Reg. EMAS III, precisando che l’organizzazione può valutare la pertinenza degli indicatori nel contesto dei propri aspetti e impatti ambientali significativi e se ritiene che uno o più indicatori chiave non siano correlati ai propri aspetti e impatti ambientali significativi, può non riferire in merito ai predetti indicatori chiave.

Visto l’inserimento fra gli indicatori di quello relativo all' ”uso del suolo in relazione alla biodiversità”, si è ritenuto di anticipare l’applicazione delle nuove regole comunitarie sin dall'aggiornamento 2019 della DA e di valorizzare l’indicatore chiave dell’ ”uso del suolo in relazione alla biodiversità” diversamente da quelli relativi a consumi energetici (esercizio delle attività amministrative e di fruizione uffici) e produzione rifiuti (utilizzo servizi igienici in area attrezzata) che risultano avere sia un valore di significatività sia un rischio basso oltre che un’assenza di incidenza positiva nella gestione dell’AMP.

Pertanto, in accordo con quanto definito nel Regolamento EMAS III come modificato, l’aggiornamento dei dati ambientali si concentra da quest’anno sull'indicatore chiave relativo all’ ”uso del suolo in relazione alla biodiversità”, rimandando al piano di monitoraggio la valutazione dello stato di conservazione degli ambienti e specie naturali presenti nell’AMP e dell’incidenza delle minacce sugli stessi.

Come previsto dal regolamento gli indicatori chiave si compongono di due dati: un dato A che indica consumo/produzione totali annui in un settore definito; un dato B che indica un valore annuo di riferimento che rappresenta le attività dell'organizzazione. Per quanto riguarda il dato A, nel caso di specie, corrisponde alle forme di uso del suolo in relazione alla biodiversità, espresso in unità di superficie. Mentre per quanto riguarda il dato B, è un valore che consente una corretta descrizione delle prestazioni ambientali dell'organizzazione, tenendo conto delle specificità e delle attività dell'organizzazione. Il dato A registra i seguenti valori:

Ai fini della determinazione degli indicatori chiave, si terrà conto, quale dato A, solo del valore della superficie totale orientata alla natura nel sito, in considerazione della sensibilità della stessa alle pressioni e vista la specificità dell’Organizzazione registrata. Il dato B è composto da quattro valori relativi e direttamente correlati alle principali minacce:

I valori registrati per il dato B, relativamente al periodo 2016-2020 e il primo semestre 2021 sono i seguenti:

Gli indicatori chiave R, pertanto, sono dati dal rapporto tra superficie totale orientata alla natura nel sito (A) e i valori relativi al dato B sopra riportati:

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