Il Centro Recupero Tartarughe Marine di Torre Guaceto è stato realizzato nell’ambito dell’intervento cofinanziato dall’UE-PO FESR Puglia 2007-20013 Asse IV Linea 4.4 Azione 4.4.3. e inaugurato il 29 maggio 2016. Situato a Punta Penna Grossa, il Centro è stato dedicato a Luigi Cantoro, storico attivista brindisino del WWF, scomparso prematuramente nel 2011, che ha votato la sua vita alla difesa di Torre Guaceto.
Il Centro si pone come principale obiettivo la tutela e la conservazione delle tartarughe marine, attraverso il soccorso, la cura e la riabilitazione degli esemplari rinvenuti in difficoltà. Le sue attività comprendono la ricerca, la conservazione, l’informazione e la sensibilizzazione della popolazione sul tema della tutela della fauna marina ed in particolar modo delle tartarughe. E’ dotato di una vasca da 1.000 litri preposta alla prima accoglienza, 2 da 2.500 litri a testa per lo svolgimento delle terapie delle quali necessitano gli animali recuperati, e 1 da 10mila litri per la riabilitazione.
Il sistema idrico del “Luigi Cantoro” è stato realizzato in modo tale da poter funzionare sia come sistema aperto, ché semichiuso e chiuso e quindi con un riciclo dell’acqua delle vasche.
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Il CRTM aderisce ad AdrioNet, la Rete Adriatico-Ionica di coordinamento tra i Centri di Recupero Tartarughe Marine. AdrioNet è attualmente composto da 6 Crtm: Centro Studi Cetacei, Crtm 'Luigi Cagnolaro' di Pescara; Museo di Storia Naturale del Salento di Calimera; Fondazione Cetacea, centro di Rimini/Riccione; Oasi Wwf di Policoro; Area Marina Protetta di Torre Guaceto; Wwf Molfetta. Ne fanno parte anche professionisti coinvolti, sul piano scientifico e/o operativo, nelle tematiche connesse al recupero delle tartarughe: attualmente queste figure rappresentano la Societas Herpetologica Italica, il Cnr-Irbim di Ancona, l’Istituto Zooprofilattico di Teramo e le università di Bari, Pisa e Foggia. |