“E’ impensabile che delle aree protette diventino il luogo nel quale si ritiene più opportuno smaltire non solo rifiuti, ma soprattutto materiale pericoloso come quello radioattivo - ha dichiarato Tarantino -, i parchi vengono istituti per tutelare gli ecosistemi di pregio naturalistico e culturale che altrimenti verrebbero danneggiati dall’impatto antropico. E noi cosa facciamo? Decidiamo di riversarci rifiuti peraltro radioattivi? Non è accettabile che venga assunta una decisione di questo tipo. Noi gestori di aree protette e membri di Federparchi lavoriamo sodo ogni giorno per tutelare i gioielli naturalistici italiani, ci dedichiamo anima e corpo alla crescita green dei nostri territori, non possiamo lasciare che vengano realizzati due siti di smaltimento nei parchi. Assecondare l’idea del Governo significherebbe mettere in pericolo i nostri ecosistemi e dire alle nostre comunità: ‘abbiamo scherzato, vi abbiamo chiesto di fare sacrifici per tutelare il più possibile le nostre aree protette, ma era uno scherzo, torniamo indietro e facciamo ciò che ci pare in sfregio della natura e tutti quanti noi’ - ha chiuso Tarantino -, Non possiamo farlo. Io e le realtà che rappresento siamo vicini al presidente del parco nazionale dell’Alta Murgia, Francesco Tarantini, e ai colleghi tutti del parco delle Gravine e siamo pronti a sostenere ogni iniziativa che intenderanno intraprendere per scongiurare che si compia un atto di questo tipo”.
Corrado Tarantino: “No ai rifiuti radioattivi nei Parchi”
E’ notizia di questi giorni l’ipotesi che il parco nazionale dell’Alta Murgia e quello regionale delle Gravine diventino siti per lo smaltimento di rifiuti radioattivi. Ferma l’opposizione di Corrado Tarantino, consigliere di amministrazione Federparchi, associazione che riunisce le aree protette italiane, e presidente del Consorzio di Gestione della Riserva Naturale dello Stato e Area Marina Protetta di Torre Guaceto.