Consorzio di gestione di Torre Guaceto

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MAVA NTZ MPA - Empowering the legacy: Scaling up co-managed and financially sustainable No-Take Zones/Marine Protected Areas

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Il WWF, membro del consorzio di gestione di Torre Guaceto, nel 2020 all’interno del Progetto internazionale MAVA - Empowering the legacy: Scaling up co-managed and financially sustainable
No-Take Zones/Marine Protected Areas, ha collaborato con l’AMP di Torre Guaceto per facilitare il processo di allargamento dei suoi confini a tutta la ZSC di Torre Guaceto e Macchia San Giovanni e
allo stesso tempo per facilitare il processo partecipativo dei portatori di interesse dell’area oggetto di studio.

Attraverso il coinvolgimento degli stakeholders si è proceduto all’identificazione e successiva proposta al Ministero competente di nuove NTZ (No-Take Zones, aree in cui è proibita qualsiasi attività di pesca) in linea con le Direttive europee (es: Habitat e Uccelli) e con la nuova Strategia sulla Biodiversità 2030.

Il metodo che si è scelto di adottare nel sito di Torre Guaceto è il risultato di una serie di approcci: bottom-up, scientifico e EBA-MSP (Ecosystem-Based Approach on Maritime Spatial Planning). Inoltre, ci si è serviti dello strumento di supporto decisionale MARXAN, il software di supporto alle decisioni più utilizzato a livello globale per la pianificazione della conservazione.

Duranti gli incontri con gli stakeholder, in particolare pescatori artigianali e ricreativi, è stato chiesto di disegnare su delle mappe vuote le aree più importanti per le proprie attività, al fine di includere nelle analisi di pianificazione gli aspetti socioeconomici che caratterizzano lo spazio marino della ZSC Torre Guaceto e Macchia San Giovanni. Le informazioni spaziali così raccolte sono state successivamente digitalizzate in GIS ed utilizzate per produrre una mappa di distribuzione degli usi, sia per la pesca professionale che ricreativa, ed in particolare per produrre il layer da utilizzare per l’esercizio con Marxan, il Cost Layer (layer dei costi).

Le informazioni spaziali sugli habitat bentonici sono stati usati sia per identificare gli habitat prioritari da proteggere (anche in funzione dei target di protezione previsti sia da Direttive europee che dalla nuova Strategia sulla Biodiversità 2030) sia come surrogato per la distribuzione di specie connesse con i rispettivi habitat. Inoltre, all’AMP di Torre Guaceto è stato richiesto di disegnare le zone che a loro parere, in funzione dei dati scientifici in loro possesso ed in funzione delle necessità legate alla gestione e sorveglianza della ZSC a mare, dovessero essere selezionate come nuove NTZ.

 

 

Finanziato da: WWF
Data di inizio del progetto: 01-10-2020
Data fine del progetto: 31-12-2022

Sostieni “Adozioni selvagge” la campagna raccolta fondi di Torre Guaceto

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Il Progetto

Ci sono animali selvatici che muoiono a causa dell’inquinamento dei loro habitat. Animali investiti. Animali vittime dei bracconieri. Animali che perdono la propria casa, animali che muoiono sotto gli occhi di tutti, animali invisibili.

Ma noi li vediamo. Noi siamo dalla loro parte.

“Adottare” un animale, vuol dire contribuire al suo recupero, alle cure delle quali ha bisogno, alla sua riabilitazione.

Sostenere il centro territoriale di prima accoglienza della fauna selvatica in difficoltà e tartarughe marine di Torre Guaceto, vuol dire dare una possibilità di vita a tutti quegli animali che rischiano di morire a causa dell’uomo.

Sono loro in nostri selvaggi.

Aiutarci ad aiutarli è facile, basta fare una donazione attraverso PagoPA, il sistema nazionale per i pagamenti a favore della Pubblica Amministrazione DONA

I donatori saranno ringraziati con una mail ufficiale, i dati personali non saranno utilizzati in alcun modo e saranno eliminati dal nostro database.

Sistemi anti pesca a strascico a tutela della biodiversità dell'AMP di Torre Guaceto

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Recenti rilievi effettuati nei fondali marini dell'AMP evidenziano la presenza di tracce di attività di pesca illegale, come la pesca fantasma, tracce di ancoraggio e, più drammaticamente, tracce di strascico lungo il margine esterno dell'AMP.

La pesca a strascico è uno dei metodi più distruttivi e non selettivi per catturare il pesce. È responsabile fino alla metà di tutti i pesci rigettati (cattura accessoria) nel mondo. Studi molto recenti, inoltre, evidenziano che la pesca a strascico è responsabile di stressare drammaticamente i fondali molli, provocando il rilascio di un'enorme quantità di carbonio immagazzinato, le cui quantità sono superiori all'intera CO2 scartata annualmente dall'intera aviazione. E va da sé che il tempo di recupero dell'habitat è molto lungo, a volte irreversibile.

Il progetto intende aumentare l'efficacia dell'AMP, rafforzare il pattugliamento locale e migliorare il ripristino dell'habitat locale, scoraggiando la pesca a strascico all'interno dei confini dell'AMP e proteggendo i suoi habitat vulnerabili. A tal fine, il presente progetto vuole posizionare un sistema anti-trawling, costituito da blocchi rimovibili sea-friendly* realizzati in cemento marino sostenibile (il pH è vicino a quello dell'ambiente marino), che verranno posati nei fondali morbidi . I blocchi hanno 8 rampini curvi in acciaio sulla parte superiore, con due trasversali e a due livelli diversi.
Una volta che una rete a strascico viene imprigionata dai rampini, viene strappata dai ganci anti-strascico (da 60.000 a 90.000 N, a seconda delle dimensioni della rete utilizzata). Nel caso invece i cavi di traino siano aggrovigliati, l'elevata resistenza provoca l'apertura dei ganci, lasciando il cavo e la rete liberi.

Da notare che molti studi sul campo dimostrano come queste strutture artificiali possano anche contribuire ad aumentare il recupero marino: una volta immerse nel mare, iniziano a popolarsi da organismi sessili in tempi brevissimi, garantendo così nuove aree di rifugio per molte specie marine della medio-lungo termine.

Il progetto è finanziato dalla Fondazione Blue Marine (BLU).

Fondazione Blue Marine (BLUE)
Conosciuto come BLUE, questo ente di beneficenza registrato nel Regno Unito è stato istituito nel 2010 da alcuni membri del team dietro il pluripremiato film documentario "The End of the Line". BLUE mira a ripristinare la salute dell'oceano affrontando la pesca eccessiva, uno dei maggiori problemi ambientali del mondo. BLUE è dedicato alla creazione di riserve marine, al ripristino di habitat vitali e alla creazione di modelli di pesca sostenibile. La missione di BLUE è vedere il 30% degli oceani del mondo sotto protezione efficace entro il 2030. www.bluemarinefoundation.com

 

Finanziato da: BLUE MARINE FOUNDATION
Data di inizio del progetto: 01-03-2022
Data fine del progetto: 28-02-2023
Importo: 50.000,00 €

Adriatic Living Fishlab – azioni di conservazione di habitat marini e degli stock ittici nell’AMP e ZSC di Torre Guaceto

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Obiettivo del progetto è migliorare la conservazione, la gestione sostenibile delle risorse alieutiche e la conoscenza del sistema pesca, all’interno dell’Area Marina Protetta di Torre Guaceto e della ZSC Torre Guaceto e Macchia San Giovanni (IT9140005), attraverso il coinvolgimento degli operatori della pesca, delle istituzioni, degli enti di ricerca e la partecipazione della cittadinanza, in generale, supportando il percorso intrapreso di ampliamento dei confini dell’AMP per includere la maggior parte della ZSC IT9140005, garantendo maggiore protezione e governance più efficace.

Il progetto si prefigge il raggiungimento dei seguenti obiettivi specifici (OS):

  • OS 1) Contrasto alla pesca di frodo attraverso il potenziamento delle infrastrutture per la sorveglianza e il controllo dello spazio marino della Area Marina Protetta
  • OS 2) Monitoraggio di variabili ambientali (specie chiave e incidenza della pesca sulle stesse, sforzo di pesca, contributi sedimentari e influenza sulle praterie di posidonia, impatti delle attività di pesca su habitat a coralligeno e posidonia oceanica) al fine di aggiornamento dei piani id protezione e di gestione delle attività connesse alla pesca in relazione alla ZSC IT9140005 e all’AMP di Torre Guaceto
  • OS 3) Accrescere la sensibilità e la consapevolezza dei pescatori e delle comunità locali verso le zone marine protette e gli obiettivi di protezione e di uso sostenibile delle risorse marine.

Nello specifico l’iniziativa prevede una serie di azioni volte a:

  1. Supportare la realizzazione del programma di ampliamento dell’AMP di Torre Guaceto;
  2. implementare gli studi sulla conoscenza delle risorse e degli habitat e specie PET (Protected, Endangered, Threatened) da sottoporre a specifici regimi di conservazione,
  3. implementare la valutazione degli effetti delle attività di pesca sulla biodiversità dell’area protetta, al fine di definire il livello di sostenibilità delle stesse,
  4. implementare la vigilanza e la segnalazione delle aree oggetto degli interventi, per contrastare abusi ed azioni incompatibili con la tutela e salvaguardia delle aree,
  5. implementare le azioni di informazione rivolte al pubblico sulle principali tematiche di salvaguardia e protezione adottate dalle tre aree marine interessate, con specifici riferimenti alle attività di pesca professionale all’interno delle aree protette
Finanziato da: Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e per la Pesca (FEAMP) 2014/2020 MISURA 1.40
Data di inizio del progetto: 18-01-2023
Data fine del progetto: 30-11-2023
Importo: € 1.389.893,27
CUP: H83I22000270006

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